Blessed is he that readeth, and they that hear the words of the prophecy, and keep the things that are written therein: for the time is at hand. Revelation 1.3.
Poi essi partirono da Elim e tutta l'assemblea dei figli d'Israele giunse nel deserto di Sin, che è fra Elim e il Sinai, il quindicesimo giorno del secondo mese dopo la loro partenza dal paese d'Egitto.
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E tutta l'assemblea dei figli d'Israele mormorò contro Mosè e contro Aaronne nel deserto.
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I figli d'Israele dissero loro: «Oh, fossimo pur morti per mano dell'Eterno nel paese d'Egitto, quando sedevamo presso le pentole di carne e mangiavamo pane a sazietà! Poiché voi ci avete condotti in questo deserto per far morire di fame tutta questa assemblea».
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L'Eterno disse a Mosè: «Ecco, io farò piovere per voi del pane dal cielo; e il popolo uscirà e raccoglierà ogni giorno la provvista del giorno, perché io lo voglio mettere alla prova per vedere se camminerà o no secondo la mia legge.
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Ma il sesto giorno, quando prepareranno la provvista che devono portare a casa, essa sarà il doppio di quella che raccolgono giornalmente».
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Allora Mosè ed Aaronne dissero a tutti i figli d'Israele: «Alla sera voi conoscerete che l'Eterno è colui che vi ha fatto uscire dal paese d'Egitto;
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e al mattino vedrete la gloria dell'Eterno, poiché egli ha udito le vostre mormorazioni contro l'Eterno; ma noi che cosa siamo perché mormoriate contro di noi?».
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Mosè disse ancora: «Questo avverrà quando l'Eterno vi darà carne da mangiare alla sera e pane a sazietà al mattino, poiché l'Eterno ha udito le vostre mormorazioni che avete fatto contro di lui. Ma noi che cosa siamo? Le vostre mormorazioni non sono contro di noi, ma contro l'Eterno».
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Poi Mosè disse ad Aaronne: «Di' a tutta l'assemblea dei figli d'Israele: "Avvicinatevi davanti all'Eterno, perché egli ha udito le vostre mormorazioni"».
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Come Aaronne parlava a tutta l'assemblea dei figli d'Israele, essi si voltarono verso il deserto; ed ecco che la gloria dell'Eterno apparve nella nuvola.
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E l'Eterno parlò a Mosè, dicendo:
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«Io ho udito le mormorazioni dei figli d'Israele; parla loro, dicendo: "Sull'imbrunire mangerete della carne e al mattino sarete saziati di pane; e conoscerete che io sono l'Eterno, il vostro DIO"».
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Così, verso sera avvenne che salirono delle quaglie e ricopersero il campo; e al mattino c'era uno strato di rugiada intorno al campo.
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Poi lo strato di rugiada scomparve, ed ecco sulla superficie del deserto una cosa fine e tonda, minuta come la brina sulla terra.
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Quando i figli d'Israele la videro, si dissero l'un l'altro: «Che cos'è?», perché non sapevano che cosa fosse. E Mosè disse loro: «Questo è il pane che l'Eterno vi ha dato da mangiare.
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Ecco quel che l'Eterno ha comandato: Ne raccolga ognuno quanto gli basta per il suo nutrimento, un omer a testa, secondo il numero delle persone che siete; ognuno ne pigli per quelli che sono nella sua tenda».
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I figli d'Israele fecero così; gli uni ne raccolsero di piú e gli altri di meno.
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Lo misurarono con l'omer; or chi ne aveva raccolto molto non n'ebbe troppo; e chi ne aveva raccolto poco non ne mancò. Ognuno ne raccolse in base al suo bisogno di cibo.
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Poi Mosè disse loro: «Nessuno ne avanzi fino al mattino».
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Ma essi non ubbidirono a Mosè e alcuni ne avanzarono fino all'indomani; e questo imputridì producendo vermi e mandò fetore; e Mosè si adirò contro costoro.
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Così lo raccoglievano tutte le mattine: ciascuno in base al suo bisogno di cibo; ma quando il sole si faceva caldo, quello si scioglieva.
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Così il sesto giorno raccolsero una doppia porzione di pane, due omer per ciascuno. E tutti i capi dell'assemblea vennero a riferirlo a Mosè.
23
Egli allora disse loro: «Questo è ciò che l'Eterno ha detto: Domani è un giorno solenne di riposo, un sabato sacro all'Eterno; fate cuocere oggi quel che dovete cuocere e fate bollire quel che dovete bollire; e tutto quel che vi avanza, riponetelo e conservatelo fino a domani».
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Essi dunque lo riposero fino all'indomani, come Mosè aveva ordinato; e quello non mandò fetore e non produsse vermi.
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Mosè disse: «Mangiatelo oggi, perché oggi è il sabato sacro all'Eterno; oggi non ne troverete per i campi.
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Raccoglietene durante sei giorni; ma nel settimo giorno, il sabato, non ve ne sarà».
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Or nel settimo giorno avvenne che alcuni del popolo uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono.
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Allora l'Eterno disse a Mosè: «Fino a quando rifiuterete di osservare i miei comandamenti e le mie leggi?
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Ricordate che l'Eterno vi ha dato il sabato; per questo nel sesto giorno egli vi dà del pane per due giorni. Rimanga ognuno al suo posto; nessuno esca dalla sua tenda il settimo giorno».
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Così il popolo si riposò il settimo giorno.
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E la casa d'Israele lo chiamò Manna; essa era simile al seme di coriandolo, bianca e con il gusto di schiacciate fatte col miele.
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Poi Mosè disse: «Questo è ciò che l'Eterno ha ordinato: "Riempi con essa un omer, perché sia conservata per i vostri discendenti, affinché essi vedano il pane che vi ho fatto mangiare nel deserto, quando vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto"».
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Mosè disse quindi ad Aaronne: «Prendi un vaso, mettici dentro un intero omer di manna e deponilo davanti all'Eterno perché sia conservato per i vostri discendenti».
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Come l'Eterno aveva ordinato a Mosè, Aaronne lo depose davanti alla Testimonianza, perché fosse conservato.
35
E i figli d'Israele mangiarono la manna per quarant'anni, finché arrivarono in un paese abitato; mangiarono la manna finché giunsero ai confini del paese di Canaan