Salmi 89Romani 4Salmi 89
1
«Cantico di Ethon, l'Ezrahita.» Io canterò per sempre le benignità dell'Eterno, con la mia bocca proclamerò la tua fedeltà a tutte le generazioni.
2
Poiché ho detto: «La tua benignità sussisterà in eterno, tu stabilirai la tua fedeltà nei cieli stessi».
3
«Io ho fatto un patto col mio eletto, ho giurato a Davide, mio servo, dicendo:
4
Stabilirò la tua progenie in eterno, ed edificherò il tuo trono per ogni età. (Sela)
5
E i cieli celebreranno le tue meraviglie, o Eterno, e la tua fedeltà nell'assemblea dei santi.
6
Poiché chi può in cielo essere paragonato all'Eterno? E chi è simile all'Eterno fra i figli del Potente?
7
DIO è grandemente temuto nell'assemblea dei santi, e profondamente rispettato da tutti quelli che lo circondano.
8
O Eterno, DIO degli eserciti chi è potente come te, o Eterno? La tua fedeltà ti circonda dappertutto.
9
Tu domini la furia del mare, quando le sue onde s'innalzano, tu le acqueti.
10
Tu hai ridotto in frantumi l'Egitto ferendolo a morte; con braccio potente hai disperso i tuoi nemici.
11
I cieli sono tuoi, anche la terra è tua tu hai fondato il mondo e tutto ciò che è in esso.
12
Tu hai creato il settentrione e il mezzogiorno; il Tabor e l'Hermon mandano grida di gioia al tuo nome.
13
Tu hai un braccio forte; la tua mano è potente, la tua destra è esaltata.
14
Giustizia e diritto formano la base del tuo trono; benignità e verità vanno davanti al tuo volto.
15
Beato il popolo che conosce il grido di giubilo, o Eterno, perché esso camminerà alla luce del tuo volto;
16
si rallegrerà tutto il giorno nel tuo nome ed esulterà nella tua giustizia.
17
Sí, tu sei il vanto della loro forza, e col tuo favore accresci la nostra potenza.
18
Poiché il nostro scudo appartiene all'Eterno e il nostro re al Santo d'Israele.
19
Tu parlasti allora in visione al tuo diletto e dicesti: «Ho dato aiuto a uno che è potente, ho esaltato un eletto tra il popolo.
20
Ho trovato Davide mio servo, e l'ho unto col mio santo olio.
21
La mia mano lo sosterrà fermamente e il mio braccio lo fortificherà.
22
Il nemico non lo opprimerà e il perverso non lo affliggerà.
23
Annienterò davanti a lui i suoi nemici e colpirò quelli che lo odiano.
24
La mia fedeltà e la mia benignità saranno con lui, e nel mio nome riceverà potenza.
25
Stenderò la sua mano sul mare e la sua destra sui fiumi.
26
Egli m'invocherà, dicendo: "Tu sei mio Padre, il mio DIO e la Rocca della mia salvezza".
27
Lo costituirò pure mio primogenito, il piú eccelso dei re della terra.
28
Gli userò benignità per sempre, e il mio patto con lui rimarrà stabile.
29
Renderò pure la sua progenie eterna e il suo trono come i giorni dei cieli.
30
Se i suoi figli abbandonano la mia legge e non camminano nei miei ordinamenti,
31
se violano i miei statuti e non osservano i miei comandamenti,
32
io punirò la loro trasgressione con la verga e la loro iniquità con battiture;
33
ma non ritirerò la mia benignità da lui e non lascerò che la mia fedeltà venga meno.
34
Non violerò il mio patto e non muterò le parole che sono uscite dalla mia bocca.
35
Ho giurato una volta per la mia SANTITA' e non mentirò a Davide;
36
la sua progenie durerà in eterno e il suo trono sarà come il sole davanti a me.
37
sarà stabile per sempre come la luna, e il testimone nel cielo è fedele». (Sela)
38
Ma tu ci hai abbandonato e respinto; ti sei grandemente adirato contro il tuo unto.
39
Tu hai disprezzato il patto fatto col tuo servo e hai profanato la sua corona, facendola cadere a terra.
40
Hai abbattuto tutte le sue difese e hai ridotto in rovine le sue fortezze.
41
Tutti i passanti lo hanno saccheggiato ed è divenuto lo scherno dei suoi vicini.
42
Hai esaltato la destra dei suoi avversari e hai fatto giubilare tutti i suoi nemici.
43
Hai fatto piegare il taglio della sua spada e non l'hai sostenuto nella battaglia.
44
Hai posto fine al suo splendore e hai gettato a terra il suo trono.
45
Hai accorciato i giorni della sua giovinezza e l'hai coperto di vergogna. (Sela)
46
Fino a quando, o Eterno? Ti nasconderai tu per sempre? Arderà la tua ira come un fuoco?
47
Ricordati quanto breve sia la mia vita. Per quale vanità hai creato tutti i figli degli uomini?
48
Qual è l'uomo che viva, senza vedere la morte e che possa sottrarre la sua vita al potere dello Sceol? (Sela)
49
Dove sono, o Signore, le tue benignità antiche, che giurasti a Davide nella tua fedeltà?
50
Ricordati, o Signore. dell'oltraggio fatto ai tuoi servi, e come io porto in cuore l'oltraggio di tutte le nazioni,
51
col quale i tuoi nemici ti hanno oltraggiato, o Eterno, col quale hanno oltraggiato i passi del tuo unto.
52
Benedetto sia l'Eterno per sempre. Amen, sì, amen!
topRomani 4
1
Che cosa diremo dunque in merito a ciò, che il nostro padre Abrahamo ha ottenuto secondo la carne?
2
Perché se Abrahamo è stato giustificato per le opere, egli ha di che gloriarsi; egli invece davanti a Dio non ha nulla di che gloriarsi.
3
Infatti, che dice la Scrittura? «Or Abrahamo credette a Dio e ciò gli fu imputato a giustizia».
4
Ora a colui che opera, la ricompensa non è considerata come grazia, ma come debito;
5
invece colui che non opera, ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede gli è imputata come giustizia.
6
Davide stesso proclama la beatitudine dell'uomo a cui Dio imputa la giustizia senza opere, dicendo:
7
«Beati coloro le cui iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti.
8
Beato l'uomo a cui il Signore non imputerà il peccato».
9
Ora dunque questa beatitudine vale solo per i circoncisi, o anche per gli incirconcisi? Perché noi diciamo che la fede fu imputata ad Abrahamo come giustizia.
10
In che modo dunque gli fu imputata? Mentre egli era circonciso o incirconciso? Non mentre era circonciso, ma quando era incirconciso.
11
Poi ricevette il segno della circoncisione, come sigillo della giustizia della fede che aveva avuto mentre era ancora incirconciso, affinché fosse il padre di tutti quelli che credono anche se incirconcisi, affinché anche a loro sia imputata la giustizia,
12
e fosse il padre dei veri circoncisi, di quelli cioè che non solo sono circoncisi ma che seguono anche le orme della fede del nostro padre Abrahamo, che egli ebbe mentre era incirconciso.
13
Infatti la promessa di essere erede del mondo non fu fatta ad Abrahamo e alla sua progenie mediante la legge, ma attraverso la giustizia della fede.
14
Poiché se sono eredi quelli che sono della legge, la fede è resa vana e la promessa è annullata,
15
perché la legge produce ira; infatti dove non c'è legge, non vi è neppure trasgressione.
16
Perciò l'eredità è per fede, in tal modo essa è per grazia, affinché la promessa sia assicurata a tutta la progenie, non solamente a quella che è dalla legge, ma anche a quella che deriva dalla fede di Abrahamo, il quale
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(come sta scritto: «Io ti ho costituito padre di molte nazioni»), è padre di tutti noi davanti a Dio a cui egli credette, il quale fa vivere i morti e chiama le cose che non sono come se fossero.
18
Egli, sperando contro ogni speranza, credette per diventare padre di molte nazioni secondo ciò che gli era stato detto: «Cosí sarà la tua progenie».
19
E, non essendo affatto debole nella fede, non riguardò al suo corpo già reso come morto (avendo egli quasi cent'anni), né al grembo già morto di Sara.
20
Neppure dubitò per incredulità riguardo alla promessa di Dio, ma fu fortificato nella fede e diede gloria a Dio,
21
pienamente convinto che ciò che egli aveva promesso era anche potente da farlo.
22
Perciò anche questo gli fu imputato a giustizia.
23
Ora non per lui solo è scritto che questo gli fu imputato,
24
ma anche per noi ai quali sarà imputato, a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesú, nostro Signore,
25
il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.
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