Bem-aventurado aquele que lê, e os que ouvem as palavras desta profecia, e guardam as coisas que nela estão escritas porque o tempo está próximo. Apocalipse 1.3.
Roboamo andò a Sichem, perché tutto Israele era venuto a Sichem per farlo re.
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Quando Geroboamo, figlio di Nebat, venne a saperlo (egli era ancora in Egitto, dove era fuggito lontano dalla presenza del re Salomone). Geroboamo ritornò dall'Egitto.
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Lo mandarono perciò a chiamare. Cosí Geroboamo e tutto Israele vennero a parlare a Roboamo e gli dissero:
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«Tuo padre ha reso il nostro giogo pesante; ora tu alleggerisci la dura servitú di tuo padre e il giogo pesante che egli ci ha imposto, e noi ti serviremo».
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Egli rispose loro: «Tornate da me fra tre giorni». Quindi il popolo se ne andò.
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Allora il re Roboamo si consigliò con gli anziani che erano stati al servizio di suo padre Salomone, quando era in vita, e disse: «Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo?».
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Essi gli parlarono, dicendo: «Se ti mostri benevolo verso questo popolo e li accontenti, dando loro una risposta favorevole, essi saranno tuoi servi per sempre».
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Ma Roboamo rifiutò il consiglio che gli anziani gli avevano dato e si consigliò con i giovani che erano cresciuti con lui ed erano al suo servizio,
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e disse loro: «Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo che mi ha parlato dicendo: "Alleggerisci il giogo impostoci da tuo padre"?».
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Allora i giovani che erano cresciuti con lui gli parlarono, dicendo: «Cosí risponderai a questo popolo che si è rivolto a te dicendo: "Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo; ora tu alleggeriscilo". Cosí dirai loro: "Il mio dito mignolo è piú grosso dei fianchi di mio padre;
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perciò, se mio padre vi ha caricati di un giogo pesante, io lo renderò ancora piú pesante; se mio padre vi ha castigati con la frusta, io vi castigherò con flagelli"».
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Tre giorni dopo, Geroboamo e tutto il popolo vennero da Roboamo come aveva ordinato il re, dicendo: «Tornate da me fra tre giorni».
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Il re rispose loro duramente cosí il re Roboamo, rifiutando il consiglio degli anziani,
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parlò loro secondo il consiglio dei giovani, dicendo: «Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, ma io lo renderò ancora piú pesante; mio padre vi ha castigati con fruste, ma io vi castigherò con flagelli».
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Cosí il re non diede ascolto al popolo, perché l'andamento delle cose dipendeva da DIO, affinché l'Eterno portasse a compimento la sua parola, che aveva rivolto a Geroboamo, figlio di Nebat, per mezzo di Ahijah di Sciloh.
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Quando tutto Israele vide che il re non gli dava ascolto, rispose al re, dicendo: «Che parte abbiamo noi con Davide? Non abbiamo alcuna eredità con il figlio di Isai! Ognuno alle sue tende, o Israele! Ora provvedi alla tua casa, o Davide!». Cosí tutto Israele se ne andó alle sue tende.
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Ma sui figli d'Israele che abitavano nelle città di Giuda regnò Roboamo.
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Il re Roboamo mandò Hadoram, incaricato dei tributi, ma i figli d'Israele lo lapidarono, ed egli morì. Allora il re Roboamo si affrettò a salire su un carro per fuggire a Gerusalemme.
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Cosí Israele è stato ribelle alla casa di Davide fino al giorno d'oggi.