Bem-aventurado aquele que lê, e os que ouvem as palavras desta profecia, e guardam as coisas que nela estão escritas porque o tempo está próximo. Apocalipse 1.3.
Dopo che fu cessato il tumulto, Paolo chiamò a sé i discepoli, li abbracciò e partí per andare in Macedonia.
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E, dopo aver attraversato quelle regioni e aver dato loro molte esortazioni, si recò in Grecia.
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Dopo aver trascorso colà tre mesi, poiché i Giudei avevano ordito un complotto mentre egli stava salpando per la Siria, decise di far ritorno passando per la Macedonia.
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Or l'accompagnarono fino in Asia Sopatro di Berea, Aristarco e Secondo di Tessalonica, Gaio di Derbe e Timoteo, e Tichico e Trofimo, oriundi dell'Asia.
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Costoro, partiti prima di noi, ci aspettarono a Troas.
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Ma noi partimmo da Filippi dopo i giorni degli Azzimi e in cinque giorni li raggiungemmo a Troas, dove dimorammo sette giorni.
Êutico Ressuscitado dos Mortos
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Il primo giorno della settimana, essendosi i discepoli radunati per rompere il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, conversava con loro, e protrasse il discorso fino a mezzanotte.
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Or nella sala, dove eravamo radunati, vi erano molte lampade.
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Un giovane di nome Eutico, che era seduto sul davanzale della finestra, fu colto da un sonno profondo; e, mentre Paolo tirava il suo discorso a lungo, preso dal sonno, cadde dal terzo piano e fu raccolto morto.
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Ma Paolo, sceso giú, si gettò su di lui, l'abbracciò e disse: «Non vi turbate, perché l'anima sua è in lui».
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Quindi risalí, spezzò il pane con loro e mangiò, e dopo aver parlato a lungo fino all'alba, partí.
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Intanto ricondussero il ragazzo vivo, per cui furono oltremodo consolati.
Viagem de Trôade até Mileto
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Noi invece, che ci eravamo già imbarcati, navigammo verso Asso, dove avevamo intenzione di riprendere a bordo Paolo, perché aveva stabilito cosí, volendo egli fare quel viaggio via terra.
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Quando ci raggiunse ad Asso, lo prendemmo con noi e arrivammo a Mitilene.
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Salpammo di là e arrivammo il giorno seguente di fronte a Chio; l'indomani raggiungemmo Samo e, dopo una sosta a Trogillio, il giorno dopo giungemmo a Mileto.
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Paolo infatti aveva deliberato di navigare senza fermarsi a Efeso per evitare di perdere tempo in Asia, perché aveva fretta di trovarsi, se possibile, a Gerusalemme il giorno di Pentecoste.
Paulo Fala aos Líderes em Éfeso
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Da Mileto mandò ad Efeso a far chiamare gli anziani della chiesa.
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Quando giunsero da lui, egli disse loro: «Voi sapete dal primo giorno che entrai in Asia come ho vissuto tra di voi per tutto questo tempo,
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servendo il Signore in tutta umiltà con molte lacrime e prove che mi sono avvenute per le insidie dei Giudei
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e come io non mi sono astenuto di annunziarvi e insegnarvi in pubblico e per le case nessuna di quelle cose che sono giovevoli,
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dichiarando solennemente ai Giudei e ai Greci la necessità della conversione a Dio e della fede nel Signor nostro Gesú Cristo.
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Ed ora, ecco, spinto dallo Spirito, vado a Gerusalemme, non sapendo le cose che là mi accadranno,
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se non ciò che lo Spirito Santo mi attesta in ogni città, dicendo che mi aspettano legami e tribolazioni.
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Ma io non ne tengo alcun conto e la mia propria vita non mi è cara, pur di terminare con gioia il mio corso e il ministero che ho ricevuto dal Signore Gesú, che è di testimoniare pienamente l'evangelo della grazia di Dio.
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Ecco, ora so che voi tutti, fra i quali sono andato e venuto predicando il regno di Dio, non vedrete piú la mia faccia.
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Perciò oggi vi dichiaro di essere puro del sangue di tutti;
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poiché io non mi sono tratto indietro dall'annunziarvi tutto il consiglio di Dio.
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Badate dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata col proprio sangue
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Infatti io so che dopo la mia partenza, entreranno in mezzo a voi dei lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge,
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e che tra voi stessi sorgeranno degli uomini che proporranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli.
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Perciò vegliate, ricordandovi che per lo spazio di tre anni, giorno e notte, non ho mai cessato di ammonire ciascuno con lacrime.
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Ed ora, fratelli, io vi raccomando a Dio e alla parola della sua grazia, che è in grado di edificarvi e di darvi l'eredità in mezzo a tutti i santificati.
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Io non ho desiderato né l'argento, né l'oro, né il vestito di alcuno.
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E voi stessi sapete che queste mani hanno provveduto ai bisogni miei e di quelli che erano con me.
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In ogni cosa vi ho mostrato che affaticandosi in questo mondo ci conviene sostenere gli infermi e ricordarsi delle parole del Signore Gesú, il quale disse: "C'è maggior felicità nel dare che nel ricevere!".
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E, quando ebbe dette queste cose, si inginocchiò e pregò con tutti loro.
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Allora tutti scoppiarono in un gran pianto e, gettatisi al collo di Paolo, lo baciavano,
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dolenti soprattutto per la parola che aveva detto, che non vedrebbero piú la sua faccia. Poi l'accompagnarono alla nave.