Bem-aventurado aquele que lê, e os que ouvem as palavras desta profecia, e guardam as coisas que nela estão escritas porque o tempo está próximo. Apocalipse 1.3.
Ora, dopo che Gesú era nato in Betlemme di Giudea al tempo del re Erode, ecco dei magi dall'oriente arrivarono a Gerusalemme,
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dicendo: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorarlo».
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All'udire ciò, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui.
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E, radunati tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi, del popolo, s'informò da loro dove doveva nascere il Cristo.
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Ed essi gli dissero: «In Betlemme di Giudea, perché cosí è scritto per mezzo del profeta:
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"E tu, Betlemme terra di Giuda, non sei certo la minima fra i principi di Giuda, perché da te uscirà un capo, che pascerà il mio popolo Israele"».
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Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, domandò loro con esattezza da quanto tempo la stella era apparsa.
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E, mandandoli a Betlemme, disse loro «Andate e domandate diligentemente del bambino, e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, affinché io pure venga ad adorarlo».
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Ed essi, udito il re, partirono; ed ecco, la stella che avevano veduta in oriente andava davanti a loro finché, giunta sul luogo dov'era il bambino, vi si fermò.
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Quando essi videro la stella, si rallegrarono di grandissima gioia.
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E, entrati nella casa, trovarono il bambino con Maria sua madre e, prostratisi, lo adorarono. Poi aperti i loro tesori, gli offrirono doni: oro, incenso e mirra.
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Quindi, divinamente avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.