Ecclesiaste 6Ecclesiaste 7Ecclesiaste 8Efesini 6.10-24Ecclesiaste 6
1
C'è un altro male che ho visto sotto il sole e che è diffuso fra gli uomini:
2
uno a cui DIO ha dato ricchezze, beni e gloria, e non gli manca nulla di tutto ciò che può desiderare, ma DIO non gli concede di poterne godere; ma ne gode un estraneo. Questo è vanità e un grande male.
3
Se uno generasse cento figli e vivesse molti anni e molti fossero i giorni dei suoi anni ma la sua anima non si sazia di beni e non ha neppure sepoltura, io dico che un aborto è piú felice di lui;
4
poiché è venuto invano e se ne va nelle tenebre, e il suo nome è coperto di tenebre.
5
Anche se non ha visto né conosciuto il sole, tuttavia ha piú riposo dell'altro.
6
Sí, anche se dovesse vivere due volte mille anni, senza però godere dei suoi beni. Non vanno tutti a finire nello stesso luogo?
7
Tutta la fatica dell'uomo è per la sua bocca, tuttavia il suo appetito non si sazia mai.
8
Quale vantaggio ha il saggio sopra lo stolto? Quale vantaggio ha il povero se sa come camminare davanti ai viventi?
9
E' meglio vedere con gli occhi che vagare con il desiderio. Anche questo è vanità e un cercare di afferrare il vento.
10
Ciò che è, è già stato chiamato da tempo per nome e si sa che cos'è l'uomo e che non può contendere con chi è piú forte di lui.
11
Poiché ci sono molte cose che aumentano la vanità, quale vantaggio ne ha l'uomo?
12
Chi conosce infatti ciò che è buono per l'uomo in questa vita, durante tutti i giorni della sua vita vana che egli trascorre come un'ombra? Chi sa dire all'uomo cosa avverrà dopo di lui sotto il sole?
topoEcclesiaste 7
1
Un buon nome è preferibile a un olio profumato, e il giorno della morte meglio del giorno della nascita.
2
E' meglio andare in una casa dove c'è lutto, che andare in una casa dove si fa festa, perché quella è la fine di ogni uomo, e chi vive vi porrà mente.
3
La tristezza è preferibile al riso, perché davanti a un volto triste, il cuore diventa migliore.
4
Il cuore del saggio è in una casa di lutto, ma il cuore degli stolti è in una casa di allegria.
5
E' meglio per qualcuno ascoltare la riprensione del saggio che ascoltare il canto degli stolti
6
perché com'è il crepitìo dei pruni sotto una pentola, cosí è il riso dello stolto. Anche questo è vanità.
7
Certo l'oppressione rende insensato il saggio, e il regalo fa perdere il senno.
8
Meglio la fine di una cosa che il suo inizio, e meglio il paziente di spirito che il superbo di spirito.
9
Non affrettarti nel tuo spirito ad adirarti, perché l'ira alberga nel seno degli stolti.
10
Non dire: «Come mai i giorni passati erano migliori di questi?», perché non è saggio fare una tale domanda.
11
La sapienza è buona assieme a un patrimonio ed è vantaggiosa per quelli che vedono il sole.
12
Poiché la sapienza è un riparo come lo è il denaro; ma l'eccellenza della conoscenza sta in questo: la sapienza fa vivere quelli che la possiedono.
13
Considera l'opera di DIO: chi può raddrizzare ciò che egli ha fatto storto?
14
Nel giorno della prosperità sii allegro, ma nel giorno dell'avversità rifletti. DIO ha fatto tanto l'uno che l'altro, perché l'uomo non scopra nulla di ciò che accadrà dopo di lui.
15
Ho visto di tutto nei giorni della mia vanità. C'è il giusto che perisce nella sua giustizia e c'è l'empio che vive a lungo nella sua malvagità.
16
Non essere troppo giusto né eccessivamente saggio. Perché vorresti distruggerti?
17
Non essere troppo malvagio e non essere stolto. Perché vuoi morire prima del tuo tempo?
18
E' bene che tu stia aggrappato a questo e che non ritragga la mano da quello, perché chi teme DIO eviterà tutte queste cose.
19
La sapienza rende il saggio piú forte di dieci potenti in una città.
20
Non c'è infatti alcun uomo giusto sulla terra, che faccia il bene e non pecchi.
21
Inoltre non fare attenzione a tutte le parole che si dicono, per non sentirti maledire dal tuo servo
22
perché anche il tuo cuore sa che tu stesso hai molte volte maledetto altri.
23
Io ho esaminato tutto questo con sapienza. Ho detto: «Diventerò saggio»; ma la sapienza è ben lontana da me.
24
Una cosa che è tanto lontana e tanto profonda, chi la può trovare?
25
Allora ho applicato il mio cuore per conoscere, per investigare e per ricercare la sapienza e la ragione delle cose e per conoscere la malvagità della follia e la stoltezza della pazzia;
26
e ho trovato una cosa piú amara della morte: la donna il cui cuore è lacci e reti, e le cui mani sono catene. Chi è gradito a DIO le sfugge, ma il peccatore sarà preso da lei.
27
Ecco ciò che ho trovato», dice il Predicatore, «esaminando le cose una ad una, per trovare la ragione.
28
Ciò che io cerco ancora, ma non ho trovato: un uomo fra mille lo trovato ma una donna fra tutte queste non l'ho trovata.
29
Ecco, solo questo ho trovato: DIO ha fatto l'uomo retto, ma gli uomini hanno ricercato molti artifici.
topoEcclesiaste 8
1
Chi è come il saggio? Chi conosce l'interpretazione delle cose? La sapienza dell'uomo fa risplendere la sua faccia e ne cambia la durezza del volto.
2
Io ti consiglio: osserva il comando del re, a motivo del giuramento fatto a DIO.
3
Non avere fretta ad allontanarti dalla sua presenza e non persistere in una cosa cattiva, perché egli fa tutto ciò che gli piace.
4
Infatti la parola del re è potente; e chi gli può dire: «Che cosa fai?».
5
Chi osserva il suo comando non proverà alcun male; il cuore dell'uomo saggio sa infatti discernere il tempo e il giudizio,
6
perché per ogni cosa c'è un tempo e un giudizio, e la malvagità dell'uomo pesa grandemente su di lui.
7
Poiché egli non sa ciò che avverrà; chi infatti gli dirà come andranno le cose?
8
Non c'è uomo che abbia potere sullo spirito per poterlo trattenere, o che abbia potere sul giorno della morte. Non c'è congedo in battaglia, e l'iniquità non può salvare chi la commette.
9
Ho visto tutto questo e ho posto mente a tutto ciò che si fa sotto il sole; c'è un tempo in cui un uomo signoreggia su un altro per suo danno.
10
Poi ho visto degli empi venire sepolti, i quali erano entrati e usciti dal luogo santo; essi pure erano stati dimenticati nella città dove avevano fatto tali cose. Anche questo è vanità.
11
Poiché la sentenza contro una cattiva azione non è prontamente eseguita, il cuore dei figli degli uomini è pieno di voglia di fare il male.
12
Anche se il peccatore fa cento volte il male e prolunga i suoi giorni, tuttavia io so che otterranno bene quelli che temono DIO, che provano timore davanti a lui.
13
Ma non c'è bene per l'empio, e non prolungherà i suoi giorni come l'ombra perché non prova timore davanti a DIO.
14
C'è una vanità che avviene sulla terra: ci sono dei giusti che sono trattati come spetterebbe all'opera degli empi, e ci sono degli empi che sono trattati come spetterebbe all'opera dei giusti. Ho detto che anche questo è vanità.
15
Cosí ho lodato l'allegria, perché non c'è nulla di meglio per l'uomo sotto il sole che mangiare, bere e stare allegro, perché questo rimane con lui nella sua fatica durante i giorni di vita che DIO gli dà sotto il sole.
16
Quando io ho applicato il mio cuore a conoscere la sapienza e a considerare l'affannarsi che si fa sulla terra (anche se uno non concede riposo ai propri occhi né giorno né notte),
17
allora ho visto tutta l'opera di DIO, che l'uomo non può arrivare a scoprire tutto ciò che si fa sotto il sole perché, anche se l'uomo si affatica a cercare, non riesce a scoprirlo; e anche se il saggio dice di sapere, non è in grado di scoprirlo.
topoEfesini 6
10-24
10
Del resto, fratelli miei, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza.
11
Rivestitevi dell'intera armatura di Dio per poter rimanere ritti e saldi contro le insidie del diavolo
12
poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti.
13
Perciò prendete l'intera armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare ritti in piedi dopo aver compiuto ogni cosa.
14
State dunque saldi, avendo ai lombi la cintura della verità, rivestiti con la corazza della giustizia,
15
e avendo i piedi calzati con la prontezza dell'evangelo della pace,
16
soprattutto prendendo lo scudo della fede, con il quale potete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno.
17
Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio,
18
pregando in ogni tempo con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito, vegliando a questo scopo con ogni perseveranza e preghiera per tutti i santi,
19
e anche per me affinché, quando apro la mia bocca, mi sia dato di esprimermi con franchezza per far conoscere il mistero dell'evangelo
20
per il quale sono ambasciatore in catene, affinché lo possa annunziare con franchezza, come è mio dovere fare.
21
Ora, affinché anche voi sappiate come sto e ciò che faccio, Tichico, il caro fratello e fedele ministro nel Signore, vi informerà di tutto;
22
ve l'ho mandato proprio a questo scopo, affinché veniate a conoscenza del nostro stato e consoli i vostri cuori.
23
Pace ai fratelli e amore con fede da Dio Padre e dal Signore Gesú Cristo.
24
La grazia sia con tutti quelli che amano il Signor nostro Gesú Cristo con sincerità.
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