Geremia 15Geremia 16Giovanni 8.12-30Geremia 15
1
Ma l'Eterno mi disse: «Anche se Mosè, e Samuele, si presentassero davanti a me, il mio cuore non si piegherebbe verso questo popolo; caccialo via dalla mia presenza; che se ne vada!
2
Se poi ti dovessero dire: "Dove andremo? dirai loro: Cosí dice l'Eterno: Alla morte i destinati alla morte, alla spada i destinati alla spada, alla fame i destinati alla fame, alla cattività i destinati alla cattività.
3
Io stabilirò sopra di loro quattro specie di flagelli», dice l'Eterno: «la spada per uccidere, i cani per sbranare, gli uccelli del cielo e le bestie della terra per divorare e distruggere.
4
Li farò essere maltrattati per tutti i regni della terra a causa di Manasse, figlio di Ezechia, re di Giuda, per ciò che ha fatto in Gerusalemme.
5
Chi infatti avrebbe pietà di te, o Gerusalemme, chi farebbe cordoglio per te? Chi si scomoderebbe per domandare come stai?
6
Tu mi hai respinto», dice l'Eterno, «mi hai voltato le spalle. Perciò io stenderò la mano contro di te e ti distruggerò; sono stanco di pentirmi.
7
Li disperderò col ventilabro alle porte del paese, li priverò di figli e farò perire Il mio popolo, perché non si convertono dalle loro vie.
8
Renderò le sue vedove piú numerose della sabbia del mare. Farò venire contro di loro, contro la madre dei giovani, un devastatore in pieno giorno, farò cadere improvvisamente su di lei angoscia e terrore.
9
Colei che ha partorito sette, figli languisce ed esala lo spirito; il suo sole tramonta mentre è ancora giorno; è coperta di vergogna e confusa. Consegnerò i loro superstiti alla spada in balìa dei loro nemici», dice l'Eterno.
10
Guai a me, madre mia, perché mi hai partorito come uomo di lite e di contesa per tutto il paese. Non ho dato nulla in prestito, né altri hanno prestato a me eppure tutti mi maledicono.
11
L'Eterno dice: «Certamente ti libererò per sempre, certamente farò si che il nemico ti supplichi nel tempo dell'avversità e nel tempo dell'angoscia.
12
Può uno spezzare il ferro, il ferro del nord e il bronzo?
13
La tua ricchezza e i tuoi tesori li abbandonerò al saccheggio senza alcun prezzo per tutti i tuoi peccati e in tutti i tuoi confini.
14
E ti farò passare con i tuoi nemici in un paese che non conosci perché un fuoco si è acceso nella mia ira, che arderà contro di voi».
15
Tu lo sai, o Eterno, ricordati di me e visitami, e vendicami dei miei persecutori; nella lentezza della tua ira non portarmi via; sappi che per amor tuo ho portato l'obbrobrio.
16
Appena ho trovato le tue parole, le ho divorate, la tua parola è stata per me la gioia e l'allegrezza del mio cuore, perché il tuo nome è invocato su di me, o Eterno, DIO degli eserciti.
17
Io non mi sono seduto nell'assemblea degli schernitori, né mi sono rallegrato; ma a motivo della tua mano mi sono seduto solitario, perché tu mi avevi riempito d'indignazione.
18
Perché il mio dolore è senza fine e la mia piaga incurabile rifiuta di guarire? Vuoi essere per me come un ruscello che vien meno, come acqua che non dà affidamento?
19
Perciò cosí dice l'Eterno: «Se tu ritorni a me, io ti ristabilirò e tu starai davanti a mè. Se tu separi il prezioso dal vile, tu sarai come la mia bocca; essi ritorneranno a te, ma tu non devi tornare a loro.
20
IO ti renderò per questo popolo un forte muro di bronzo;
21
combatteranno contro di te, ma non potranno vincerti, perché io sarò con te per salvarti e per liberarti», dice l'Eterno. «Ti libererò dalla mano dei malvagi e ti riscatterò dalla mano dei violenti».
topoGeremia 16
1
La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
2
«Non prendere moglie né avere figli o figlie in questo luogo».
3
Poiché cosí dice l'Eterno riguardo ai figli e alle figlie che sono nati in questo paese e riguardo alle madri che li hanno partoriti e ai padri che li hanno generati in questo paese:
4
«Essi moriranno di morti atroci, non saranno rimpianti né sepolti, ma saranno lasciati come letame sulla superficie del suolo; saranno sterminati dalla spada e dalla fame, e i loro cadaveri saranno pasto per gli uccelli del cielo e per le bestie della terra».
5
Poiché cosí dice l'Eterno: «Non entrare nella casa del lutto e non andare a far cordoglio e a piangerli, perché io ho ritirato da questo popolo la mia pace, la mia benignità e la mia compassione», dice l'Eterno.
6
«Grandi e piccoli moriranno in questo paese; non saranno sepolti né si farà cordoglio per essi, non si faranno incisioni né rasatura per essi.
7
Non si romperà il pane per quelli che fanno cordoglio per consolarli di un morto né si darà loro da bere il calice della consolazione per il proprio padre e la propria madre.
8
Non entrare neppure in una casa di banchetto per sederti con loro a mangiare e a bere».
9
Poiché cosí dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Ecco, io farò cessare in questo luogo, sotto i vostri occhi e nei vostri giorni, il grido di gioia e il grido di allegrezza, la voce dello sposo e la voce della sposa.
10
E avverrà che quando annunzierai a questo popolo tutte queste cose, ti diranno: "Perché l'Eterno ha pronunciato contro di noi tutta questa grande calamità? Qual è la nostra iniquità? Qual è il peccato che abbiamo commesso contro l'Eterno, il nostro DIO?".
11
Allora tu risponderai loro: Perché i vostri padri mi hanno abbandonato», dice l'Eterno, «sono andati dietro ad altri dèi, li hanno serviti e si sono prostrati davanti a loro, hanno abbandonato me e non hanno osservato la mia legge.
12
E voi avete fatto peggio dei vostri padri, perché ecco, ciascuno cammina seguendo la caparbietà del suo cuore malvagio e rifiuta di ascoltarmi.
13
Perciò io vi scaccerò da questo paese in un paese che né voi né i vostri padri avete conosciuto e là servirete altri dèi giorno e notte, perché io non vi farò grazia».
14
«Perciò ecco, vengono i giorni», dice l'Eterno, «nei quali non si dirà piú: "Per l'Eterno vivente che ha fatto uscire i figli d'Israele dal paese d'Egitto",
15
ma: "Per l'Eterno vivente che ha fatto uscire i figli d'Israele dal paese del nord e da tutti i paesi dove li aveva dispersi". E io li ricondurrò nel loro paese che avevo dato ai loro padri.
16
Ecco, io manderò un gran numero di pescatori a pescarli», dice l'Eterno, «e poi manderò un gran numero di cacciatori che li cacceranno da ogni monte da ogni collina e dalle fessure delle rocce.
17
Poiché i miei occhi sono su tutte le loro vie, che non sono nascoste dalla mia faccia, né la loro iniquità rimane occulta ai miei occhi.
18
Prima di tutto li ripagherò doppiamente per la loro iniquità e il loro peccato, perché hanno profanato il mio paese con i cadaveri dei loro idoli esecrandi e hanno riempito la mia eredità con le loro abominazioni».
19
O Eterno, mia forza, mia fortezza, e mio rifugio nel giorno dell'avversità, a te verranno le nazioni dalle estremità della terra e diranno: «I nostri padri hanno ereditato soltanto menzogne, vanità e cose che non giovano a nulla».
20
«Può l'uomo fabbricarsi degli dèi, che però non sono dèi?
21
Perciò ecco, questa volta farò loro conoscere, mostrerò loro la mia mano e la mia potenza; ed essi sapranno che il mio nome è l'Eterno»
topoGiovanni 8
12-30
12
E Gesú di nuovo parlò loro, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre ma avrà la luce della vita».
13
Allora i farisei gli dissero: «Tu testimoni di te stesso; la tua testimonianza non è verace»
14
Gesú rispose e disse loro: «Anche se testimonio di me stesso, la mia testimonianza è verace, perché so da dove son venuto e dove vado; voi invece, non sapete né da dove vengo, né dove vado.
15
Voi giudicate secondo la carne, i non giudico nessuno.
16
E, anche se giudico, il mio giudizio è verace, perché io non sono solo, ma sono io e il Padre che mi ha mandato.
17
Or anche nella vostra legge è scritto che la testimonianza di due uomini è verace.
18
Sono io che testimonio di me stesso, ed anche il Padre che mi ha mandato testimonia di me».
19
Gli dissero allora: «Dov'è tuo Padre?». Gesú rispose: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio»,
20
Gesú pronunziò queste parole nel luogo del tesoro, insegnando nel tempio; e nessuno lo prese, perché non era ancora venuta la sua ora.
21
Gesú dunque disse loro di nuovo: «Io me ne vado e voi mi cercherete, e morirete nel vostro peccato. Là dove vado io, voi non potete venire».
22
Dicevano perciò i Giudei: «Vuole forse uccidersi, perché dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?».
23
Ed egli disse loro: «Voi siete di quaggiú, mentre io sono di lassú; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo.
24
Perciò vi ho detto che voi morirete nei vostri peccati, perché se non credete che io sono, voi morirete nei vostri peccati».
25
Allora essi gli dissero: «Chi sei tu?». E Gesú disse loro: «Proprio quello che vi dico.
26
Io ho, a vostro riguardo, molte cose da dire e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è verace, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo».
27
Essi non capirono che parlava loro del Padre.
28
Quindi Gesú disse loro: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato.
29
E colui che mi ha mandato è con me il Padre non mi ha lasciato solo, perché faccio continuamente le cose che gli piacciono».
30
Mentre egli diceva queste cose, molti credettero in lui.
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